
Et ainsi il est rare que les géomètres soient fins et que les fins soient géomètres, à cause que les géomètres veulent traiter géométricament ces choses fines, et se rendent ridicules, voulant commencer par les définitions et ensuite par les principes, ce qui n’est pas la manière d’agir en cette sorte de raisonnement. (…) Et les esprits fins, au contraire, ayant ainsi accoutumé à juger d’une sole vue, sont si étonnés – quand on leur présente des propositions où ils ne comprennent rien et où pour entrer il faut passer par des définitions et des principes si stériles, qu’ils n’ont point accoutumé de voir ainsi en détail – qu’ils s’en rebutent et s’en dégoûtent. Mais les esprits faux ne sont jamais ni fins ni géometres.
Blaise Pascal

23 Ottobre 2020 ore 17.00 - Piattaforma Zoom
DISCUSSIONE GENERALE
Saluti – Salvatore Luongo, Presidente della Sifr
Introduzione – Paolo Maninchedda
Interventi – Roberto Antonelli, Luciano Formisano, Antonio Pioletti
Discussione
Conclusioni
Paolo Maninchedda
Uno statuto metodologico per la filologia della contemporaneità
Nel testo si propone di ripristinare il vincolo tra filologia e ermeneutica e si ripercorrono sommariamente le ragioni della sua interruzione. Si sostiene l’attingibilità filologica di qualsiasi testo, senza limiti cronologici, stilistici e tematici. Si articola un’ipotesi di statuto metodologico di una filologia della contemporaneità strutturato in quattro punti: inventio auctoris, origo textus, expositio textus, relatio textus.
Massimo Bonafin
Oltre la filologia e la critica del particolare e dell'universale
Luciano Formisano
Filologia e contenuto degli enunciati
Nell’epoca delle fake news la filologia viene sempre più spesso evocata come l’unico strumento atto a ristabilire la verità delle notizie. In questo senso, alla filologia viene riconosciuta, forse per la prima volta, una funzione essenziale per la stessa convivenza civile. Nessuno dubita che il ristabilimento corretto della trafila delle notizie, e quindi della loro cronologia relativa, possa dirci molto sulla loro attendibilità; allo stesso modo che le competenze linguistiche senza le quali è impossibile fare filologia possono risultare decisive per risolvere questioni che hanno a che fare col falso o col plagio. Ciò premesso, vale la pena di instillare qualche dubbio quando dall’accertamento della verità testuale (compresa la ‘verità’ di un falso) si passi alla verità degli enunciati: un cambiamento di prospettiva che ovviamente non si pone per i testi letterari, ma che per i testi ad alto gradiente di referenzialità è senz’altro centrale.
Antonio Pioletti
La ‘pienezza del tempo’ nella filologia della contemporaneità: sette tesi su ricerca e formazione
Si è qui scelta una forma espositiva a tesi che, da una parte, tende a sintetizzare riflessioni maturate negli ultimi anni, dall’altra, a rendere più chiare, quanto meno nelle intenzioni, le risposte possibili alle questioni poste a premessa del Convegno. Brevitas e riferimenti bibliografici essenziali. Le sette tesi vertono su: la critica del paradigma politico-culturale oggi dominante su finalità e valutazione della ricerca; l’oggetto dello studio filologico; la ricerca della verità come fondamento del vivere civile; una professionalizzazione fondata su un sapere critico; la filologia come decostruzione degli stereotipi e come vettore critico controcorrente; lo studio delle lingue e delle letterature inserite nella dinamica spazio-temporale dei sistemi culturali; un rapporto permanente con il mondo della Scuola fondato sull’approfondimento teorico e metodologico dei contenuti disciplinari.
Roberto Antonelli
La filologia nel vortice della contemporaneità
01: Storia e Filologia. Il Potere e Valla; Vero e Falso; ZukunftsPhilologie- Nietzsche – Wagner vs Wilamowitz; Mannheim e Curtius: Filologia vs Psicologia e Sociologia; Élite e Masse–> OGGI, parole-chiave: Comunicazione, Potere, Rete, Algoritmi; La Bestia.
02: Hic et nunc: Il Tempo: il secolo globale e il cortocircuito temporale; Lo spazio: il Mondo e l’Europa; Uno Spazio e un Tempo unico, tanti spazi e tanti tempi; Fake news.
03: Come? Non rivendicare pateticamente il Passato: a chi interessa oggi la Filologia? A chi interessa la “verità”? Ovvero quale “Verità”? da cui: Filologia, “Identità” europea e letteratura.
04: L’edizione critica, oggi. Edizioni critiche OGGI: Autore e Lettore; Quale Autore e quale Lettore?
Maria Serena Sapegno
Oltre Auerbach: la questione del Soggetto nella critica della contemporaneità
Sara De Simone
L’eroe medievale nel romanzo modernista: permanenze, discontinuità e nuovi respiri
Tra il 1927 e il 1931 Virginia Woolf pubblica due opere di successo – Orlando e Le Onde – i cui protagonisti richiamano per nome e tratti essenziali i due più grandi eroi della tradizione epico-cavalleresca. Orlando e Percival appaiono sulla scena del romanzo modernista l’uno mentre prende a scudisciate una testa di moro, l’altro mentre incede come «un condottiero medievale». Tenendo conto del contesto storico-culturale del primo Novecento, e del rinnovato interesse per la tradizione graaliana, si analizzerà in particolare il secondo caso, riflettendo sul ruolo del modello medievale nella costruzione dell’eroe contemporaneo.
Maurizio Virdis
Medioevo e contemporaneità: metodo/metodi, consapevolezza e coscienza del filologo
La filologia va considerata come un’arte, più che come una scienza: il che non significa sminuirla, ma anzi accrescerne il valore e il significato. Un’arte che ha bisogno di un apporto scientifico vasto e diversificato. Una filologia che sia se stessa non può ridursi alla sola prassi dell’edizione critica (che resta comunque prerogativa e dovere del filologo), ma deve aprirsi all’interpretazione, in dialettica e collaborazione con, p. es., la teoria letteraria o l’antropologia. Perché diventi habitus mentale dell’uomo, criticamente responsabile, dell’oggi.
Stefano Rapisarda
“Declararsi” o perire. Appunti per una filologia della contemporaneità
Riccardo Viel
Filologia come spazio del lógos: il nostro ruolo nella formazione democratica di domani
Arianna Punzi
Il ruolo delle "emozioni" nella formazione del filologo
Giuseppe Noto
Filologia e sistema formativo nella contemporaneità
Nel mio intervento rifletterò sul ruolo delle discipline filologiche nella formazione in ingresso dei docenti della scuola secondaria; e su come l’assenza di una reale educazione filologica nei futuri docenti della scuola (perché spesso di assenza bisogna parlare) rischi di compromettere seriamente la capacità del sistema formativo italiano di fornire risposte ad alcune emergenze educative che, se non finalmente affrontate, rischiano di divenire vere e proprie emergenze democratiche.
Roberto Tagliani
Educare alla ‘complessità’ in Martinazzoli politico e ‘critico della letteratura’. Per un esercizio di filologia della contemporaneità
Le edizioni dei Discorsi parlamentari e degli interventi al Consiglio regionale lombardo di Mino Martinazzoli (1931-2011) hanno riacceso l’interesse sulla sua produzione libraria. La sua sensibilità di intellettuale gli consentì talora di proporre letture critiche di testi letterari, perlopiù connesse al tema (a lui caro) della complessità. Molti di questi scritti furono editi partendo da trascrizioni di registrazioni, esattamente come i discorsi: dato che accende numerose curiosità filologiche.
Paolo Canettieri
Brigatisti, anarchici, plagiari, e falsari. Primo dossier per una filologia forense
Patrizia Serra
Etica e estetica medioevale vs. contemporaneità: tentativi di dialogo
Giulia Murgia
Fare filologia per legge: quando manipolare l’informazione in rete diventa reato
Antonella Negri
La contemporaneità: Babele o vero continuum linguistico?
Gaetano Lalomia
Quali sono i testi ‘propri’ della filologia?
Claudio Lagomarsini
Ancora su oralità e scrittura. Prospettive sulla circolazione digitale dei testi
Mentre la filologia digitale è ormai una specializzazione ben codificata all’interno delle Digital Humanities, la “filologia dei testi digitali” (cioè dei testi elaborati e/o trasmessi in Rete) ha avuto, finora, un avanzamento più lento. Nel contributo si tornerà su una questione classica della filologia, quella del rapporto tra oralità e scrittura, che verrà declinata tenendo conto della peculiare relazione tra i documenti sonori e le loro trascrizioni digitali. A questo proposito, si prenderanno in esame sia casi relativi a testi per musica contemporanei, trascritti da utenti anonimi su siti specializzati, sia esempi di testi automatici generati da software in accompagnamento ad alcuni testi orali circolanti in Rete.
Simone Ciccolone
Testi multimodali, intermediali, interattivi: alcune osservazioni sulla multidimensionalità del testo (letterario) contemporaneo